lunedì 21 novembre 2016

VERITÀ


Di perfetto c’è solo il silenzio
non un tacere d’altri ma il tuo.

Se solo una goccia di pioggia cadesse su un tetto
se una voce
un aeroplano
una ruota sulla pietra
dovessero disturbarci,
noi scompariremmo.

Perché possiamo vivere soltanto
in compagnia di spiriti,
allungate sui ripiani con il velo della polvere,
nell’intercapedine tra il quadro e la parete,
scendiamo tra l’acqua del rubinetto
code di topi sul pavimento
tremiti delle lenzuola
che frusciano come pagine.
Allora non c’è straccio o battipanni
che ci spazzi via.

Ma scompariremmo
per un sussulto
un “Hurrà! Ecco vi ho viste!”
Noi scompariremmo persino
se qualcuno osasse pronunciarci,
come l’amore
di cui molto si parla,
come le bugie nell’incanto del narrarle,
e noi viviamo ,
nel buio del sonno.


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