lunedì 14 novembre 2016

DOMENICA


Oggi mi ha telefonato uno, non so se da qui o dall’aldilà, e mi ha detto di coso, com’è che si chiamava?
Due settimane fa. Già bello che sepolto.

I miei amici morti erano tutti un po’ drogati, un po’ alcolisti, un po’ della gentaglia. Sono tutti morti da soli, chi giù dalla finestra, chi accartocciato in fondo al letto, chi ammalato. Tutti colpevoli, tutti stronzissimi, non un avvertimento, un cenno.
Allora io penso che se me ne sto riparato, a me non succede.

Facciamo ordine, c’è un posto per tutto, un cassetto per le brutte notizie, che non è raro che arrivino di domenica, uno per le cose che è meglio dimenticare, che invece te le ricordi benissimo la domenica, uno per le sigarette, che se ne fuma tante la domenica.
Mai che ti trovi ad aprire un cassetto dove hai nascosto dei soldi.

Forse dovrei ammazzarmi, come gli altri.
Io ho sempre fretta: quando è oggi, desidero che sia domani, quando è Natale, penso all’anno prossimo. Sembra veramente che ho fretta: quando è questa vita, penso già a quando non lo sarà più.
E poi visto che è un continuo spendere soldi, se passerà in fretta, potrò risparmiare.

È come l’altra domenica. Perché allora non l’ho fatto l’altra domenica? Ah già, cozze per cena.

Quindi è così che sono sopravvissuto, finora.
Non mi ricordo se son l’ultimo... Qualcuno l’ho certamente dimenticato. È  quando mi arriva la notizia che son morti che me li ricordo.
Ma io aspetto, toccherà anche a me.

Ecco, è domenica, la vicina impazza, ce l’ha col marito che tradisce la dieta e mangia di nascosto. Domenica scorsa era lo stesso. Perché non si lasciano? Lui potrebbe mangiare tutto quello che gli va, i fritti le caramelle i gelati, e lei starebbe finalmente  zitta.
Avrei silenzio la domenica, senza questa sensazione che il mondo fuori va avanti senza di me.

Dovrei telefonare a qualcuno.
No, ché poi mi tocca parlare, non chiamo proprio nessuno, ormai ho litigato con tutti, e quelli con cui non ho litigato la pensano più o meno come me.
Perciò non andrò certo a disturbarli nelle loro tombe.

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