martedì 7 novembre 2017

IL CAMPIONARIO







Dunque, sembra che sia una cosa di stratificazioni. Così mi ha detto l’artista.
Cioè lui mette lì un materiale, non meglio identificato, lo stende, o lo applica sulla tela, magari con del buon Vinavil, lo lascia lì un po' e vede cosa succede. Poi un mattino si alza e ce ne mette un altro sopra, e sta a guardare, e avanti così finché non gli viene una nuova grande idea.
Fa la mostra, la gente chiede, e lui racconta questa avvincente storia: “Lascio lì e aggiungo, lascio lì e aggiungo”, dice, “perché l'Europa è stratificazione, l'Italia è stratificazione, noi siamo stratificazione.” Gli è piaciuta questa idea, perciò per lui tutto è stratificazione.
Grande intuizione.
Utile.
Profonda, ricca di implicazioni, delle stratificazioni di implicazioni.

E così tu sei alla sua mostra, fondamentalmente per scroccare da bere, e stai in questa stanza, alle pareti questi pannelli di colori e materiali diversi, questo bel campionario per decoratori, e sogni sul tuo bagno, che vorresti cambiare, e ti immagini la casa nuova di quando un giorno ne avrai un'altra più grande, in una nuova vita, pensi alle pareti. Come le vorrai le pareti?
Allora ti immagini questo tizio che viene lì e ti dice: “Signora, lo stucco veneziano le costerà un po' ma le risolve il salotto.”