lunedì 17 ottobre 2016

ALLA NEBBIA


Alla nebbia
opaca
che ancora è buona quando copre
che ancora ci fa galleggiare
se dobbiamo navigare.

Alla nebbia
che maschera
e quasi culla
se sotto a nascondersi si agita
un qualche male.

Alla nebbia di passaggio
che dura un’ora e tiene dormienti
i demoni
che non vedi
che non senti

che ti avranno
presto o tardi.

Alla nebbia di alcuni
che forse vivono bene loro
alla loro nebbia dediti
nella nebbia esausti dal vagare
con gli orologi fermi.

Alla nebbia dunque,
ché anche la mia è qui
e dice taci
e mente
e mi soffia nell’orecchio
la canzone della demenza.

Io nella nebbia mi sveglio la notte
un lupo che mi morde una caviglia
lo sento appena e non lo vedo.
Così non urlo,
perché non ho male,
solo una sottile paura
che tutto finisca
col tacere per sempre.

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