venerdì 6 maggio 2016

LA GAZZELLA


Ogni mattina
io mi alzo
e so che dovrò correre
più veloce della mia angoscia
e di tutta la sua banda
più veloce dell'insoddisfazione

fargli il contropiede
e toh, allungargli il passo di fianco
dirgli guarda vi ho comprese
vi ricevo al mio tavolo
non mi fate paura
non troppa
gradite un caffè?

Il mio compito so qual è
è un po' duro ma
è una di quelle cose
che qualcuno le deve pur fare.

Ogni mattina
io devo alzarmi
e ripetere al mondo intero
che non era sbagliato il sogno che facevo
da bambina.

Perciò come Cirano
me ne vengo giù dalla luna
e dalle stelle che mi pare
me ne vengo e cambio giro se mi va
parlo forte se lo credo
dico persino
la verità
sempre se mi va.

E infine prendo un camper
o un passaggio
può bastare un saccapelo
vado a riprendermi la mia amica
laggiù
ché anche lei sta nei suoi guai
lì a rigirarsi e domandarsi
quanto poco si sia avverato
quanto ancora non si avvererà,
vado a prenderla
e partiamo
come si era detto
da bambine.

Anche lei sa
che nei guai non ci si va
per un saccapelo,
ci si va solo a dare troppa retta
a chi il saccapelo non ce l'ha.


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