lunedì 11 aprile 2016

LORO


"Ma non diciamo cazzate!"
Ecco cosa bisognerebbe rispondere a certa gente.
Ma no, invece no, niente da fare. Abbiamo paura di loro, dei loro sospetti, abbiamo il terrore delle loro accuse.
Vorremmo che si fidassero di noi. Ma non perché in fondo li vorremmo amici, no, non per questo. Come amici non li sopporteremmo. E' solo perché ci illudiamo che così la smetterebbero di fare domande, di attendere il nostro assenso.
Ma non c'è possibilità.

Stanno nei nostri condomini, ai nostri banchi di fiducia al mercato, per le strade, nei cinema, persino in coda a Genova, all'imbarco per un'isola, ovunque.
E' l'avvocato che ti fece quella consulenza gratuita.
Il salumiere che ti assicura che il suo crudo è il migliore, e non c'è modo di dirgli che tu non te la bevi e che il suo crudo è assolutamente mediocre, ma ci passi davanti tutti i giorni, non puoi cambiare salumiere.
E' la signora di sotto, che un giorno la settimana prende il tappetino dell'ascensore e lo lava, e vuole essere ringraziata.
E' la madre dell'antico fidanzato, che incontri sempre per strada.
E' la vecchia collega a cui prometti ogni volta che andrai presto a pranzare con lei.
E' l'amico che ha avuto due figli di cui tu non ricordi mai i nomi.
E' il vecchio dentista che non sa fare altro che estrazioni senza anestesia, ma che non osi tradire per paura che si offenda.
Il capoufficio a cui fai credere che ti dai un gran da fare, che tutto è sotto controllo.
L'amministratore delegato che ti pensa congruamente ricompensato.
I colleghi a cui ti mostri garbatamente felice.
Il parente che ti pensa il primo della classe.

Non possiamo farci niente, di fronte a queste persone la nostra libertà, il nostro libero arbitrio è completamente azzerato.
Loro chiedono, non fanno che chiedere, informazioni su di te, ti impongono il loro prodotto, il loro parere, pretendono gratitudine, e tu non sai neanche per cosa, ma devi rendergli conto.
Sono persone che popolano le nostre vite.
Non c'è nulla da fare. Noi li temiamo, prendiamo le strade più tortuose per  evitarli, ci nascondiamo, fingiamo di parlare al cellulare. Ma non c'è nulla da fare, a questi non si sfugge.
Possiamo solo aspettare che crepino.




Nessun commento:

Posta un commento