CLICCOCRAZIA
C'è sicuro un dimenticatoio delle password
un cimitero di passaggi senza segno.
Se non è questa che una cliccocrazia.
Simile ad ogni altra crazia
prosperando ignora
ciecamente
gli inadeguati, silenti, sconosciuti,
se ci sono,
generosi dissidenti.
E corpi traslucidi
si rivestono
indossano i clic, i molti clic,
come l'uomo invisibile
li trovi cercandone gli abiti.
Questo corpo emerge, affiora, si colora
evanescente,
il resto è acqua passata.
Lo sappiamo bene
"noi blogge"
che ci siamo aperti il sito
per rifarci il corpo perso.
Ma bene, avanti
perché è lì che si vive
se non stai lì non ci sei
io l'ho capito
e mi son fatta la mia anima
e il mio corpo
e ce l'ho
e ho uno strano malessere
ma mi ci abituerò.
Qualche difficoltà
ancora
con le faccine di cazzo
tu mandi la faccina col bacino
e l'altro te ne manda quattro
allora ciao con la manina
e avanti così
all'ultimo sangue.
Quando sarò sazia
e capace
e mi verrà la tristezza
perché come niente mi sarò cancellata,
allora farò una cosa bella,
la farò da vecchia
quando sempre più ripenserò
a me bambina,
allora inventerò, e costruirò, e premerò
il tasto "esci e dimentica".
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