venerdì 3 settembre 2021

 MAMMA LI TURCHI FUNZIONA SEMPRE






Perché ho la sensazione che tra il portarci a casa un no-vax e un cannibale oggi sceglieremmo il cannibale?
Da dove comincio… Comincio?
Beh, quando non va né su né giù, due dita in gola (qualcuno consiglia anche uno nel culo).
 
Dunque: volevo dire che conosco sorelle che non si parlano più tra di loro perché una è vaccinata e l’altra no.
Conosco un signore per bene, di sinistra (ma mica quella fighetta), piuttosto colto, a cui non manca l’intelligenza, che ha detto che dovremmo fare dei campi di concentramento per i no-vax... su base volontaria per carità! perché mica siamo i nazisti. Solo dei posti in cui si possano concentrare.
Conosco uno che dice che qui non decide più la politica, qui comanda la scienza e la medicina, e se non ci siamo abituati, peggio per noi.
C’è gente, ma questo lo sapete, che dice che chi non si vaccina debba essere escluso dalle cure mediche.
E quando parole di questo genere vengono pronunciate, un pezzo se ne va, come Fantasia divorata dal Nulla, si sgretola per non tornare mai più com’era.
 
Non è che, dico, siamo un po’ al punto che se siamo brave persone, se teniamo al bene comune (che come dicevo altrove è un aggeggino facile facile da mettersi in tasca), se non siamo dei brutti figli di puttana, ci deve piacere anche un po’ questo governo? Che in fondo in fondo, diciamocelo con una strizzatina d’occhio, non sarà tenero, non sarà comodo, ma sta facendo quel che va fatto, diamine.
Non è che siamo un po’ arrivati al punto che il solo dire che questa demonizzazione del dissenso sia leggerissimamente funzionale alla costruzione di un consenso, il solo ipotizzarlo è complottismo puro?
Siamo per caso un po’ al punto che se poco poco non ci piace una decisione amministrativa siamo antiscientifici?
 
Ma niente, io sono un po' cannibale e penso che su certi aspetti ci si debba ancora interrogare con categorie di pensiero valide anche in politica, in filosofia, in sociologia, in tutti i domini di competenza scientifica che costruiscono la nostra cultura, e che non appartengono per forza solo alla medicina. Non credo di essere antiscientifica.
 
Non credo neppure, e qui la sparo grossa, che tutte le declinazioni della linea no-vax siano antiscientifiche. Booooom!
Eppure è così, mi spiace per chi ha un bisogno disperato di squartare la realtà con l’accetta, ma le posizioni antivacciniste non sono tutte uguali e non sono tutte ignoranti (chissà se si può dire lo stesso della moltitudine degli Adoratori del vaccino).
Oh, sia chiaro, io sono vaccinata eeeehhhh???? No, perché qui c’è gente che poi non ti saluta più. Lo sono e sono convinta che i vaccini siano una delle meraviglie della medicina, guarda un po’.
Peraltro, se proprio vogliamo essere puntigliosi, io sarei una delle più nerborute sfottitrici del no-vaxismo della prima ora, molto, ma moooolto pre-covid.
Quindi non mi rompete il cazzo, detto in amicizia, ché ho un pedigree da paladina della scienza che ve lo sognate, sbavante folla inferocita.
 
Solo che questo atteggiamento che credete tanto civile, tanto onorevole, tanto necessario in difesa della scienza, non è per nulla scientifico, è anzi uno sfregio alla scienza, nientemeno. Sorpresa!
 
E non è neanche un gran segno di cultura scientifica che fior di medici si prestino a questa strumentalizzazione, contribuendo alla costruzione di un pensiero dogmatico, che passa per svariate confusioni di piani tra le sfere di competenza, svariate interferenze negli ambiti in cui giuristi e filosofi possono essere più utili, per approdare ad altrettanto svariate costellazioni di verità definitive e stigmatizzazioni similmente paradigmatiche. Contribuendo insomma alla formazione di una cappa ideologica dalla quale ormai il pensiero è viziato, tanto da suggerire agli organi di comunicazione la formidabile campagna di delegittimazione di qualsiasi posizionamento non allineato agli indirizzi governativi, perpetrata con uno zelo che non vedevamo dai tempi del Berlusconi.

Questa atmosfera frizzantina si nutre di emotività, non di scienza, questo sia ben chiaro, e ha la sua manovalanza in tutto un arsenale di argomenti da disco rotto che vanno proprio a fare leva sulle emozioni (le chiusure! i morti!) e sulla più elementare strategia che ne consegue, cioè la costruzione di un nemico (l’egoismo! i cattivi cittadini!), fino all’appello intrinseco all’esclusione e al disprezzo, insomma il quotidiano addestramento al conflitto che prende le mosse dal biasimo, passando per la riprovazione sociale, e giunge infine all’ostracismo.
(Mamma li Turchi ha sempre funzionato).
 
Da qui al sostenere impunemente che le altre scienze debbano tacere il passo è breve, e in una manciata di giorni Vattimo e Cacciari diventano all’improvviso due inutili coglioni senza diritto di parola, in un baleno si pone la pretesa che le posizioni politiche si spengano in nome della scienza, che solo a sentirla questa roba uno scienziato autentico avrebbe un mancamento.
 
E fin quando opporsi a questo genere di deriva politica sarà considerato un atteggiamento antiscientifico, o non civile, o sabotatore, o tutto il diavolo che volete, sarà esattamente come dire che i comunisti mangiano i bambini, tale e quale.

Vado a divorare un otorinolaringoiatra, ciao.

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