lunedì 20 febbraio 2017

LA MIA PAURA


Ciascuno l’ha avuta, chi più chi meno.
Io
ho persino paura della vostra paura,
che vedo riflessa
nelle orbite dove si mischiano i vostri spaventi
orrendi, a maree,
paura per il buio
per la luce
per le streghe.

Ma c’è qualcosa di peggio della vostra paura:
la mia paura.

La mia è puntuta, nauseabonda,
è un bisturi di brina raggelante tra le costole,
paura per la sera,
paura furibonda, per il giorno che verrà,
per le cose che non so,
ancora.
E dopo? E poi? Che cosa farò? Così è la mia paura.
E che cosa diranno? Che penseranno?

Grottesche streghe dei vostri incubi
fatevi da parte, arrivano i lupi
coi canini aguzzi: tu che farai?
mi chiedono.
Come ti spiegherai?
E io non posso spiegare una vita
una vita intera.
Ma appena sono lì per capirlo
vi mettete davanti voi.
Hai fatto male hai
sbagliato.

La mia paura è terribile,
perché è uguale alla vergogna.


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