venerdì 24 giugno 2016

STANOTTE


Qualcuno stanotte
sta morendo
in un ospedale,
nelle viscere della città.

Come qualche anno fa
mentre c’erano i fuochi
le luci i botti la gente
la festa,
mentre si muoveva la folla,

qualcuno moriva
lento
fermo
moriva
e moriva
morendo per sempre.

Anche stanotte c’è qualcuno che muore.
Chi è.
Dove sono i parenti, dove corrono.
Come si muovono.
Come si sono organizzati
per Domani?
Cosa stanno pensando?
Come il cuore gli batte nel petto.
Come stanno ancora ritti sulle gambe.

Non c’è comprensione per i vivi
che devono correre a vivere
mentre la morte non li lascia più.

Io so che qualcuno stanotte sta morendo,
dice "Vivete"
e vivremo.


1 commento:

  1. Grazie, Angelita! Vivere è grande, più di quel che sappiamo. Carla vi ha lasciato la parla più grande. Grazie della tua poesia. Abbraccio. E.

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